Differenze di genere, età e anzianità 

Differenze di genere, età e anzianità

 

Foto di Free Photos da Pixabay

Infine abbiamo voluto verificare se vi fossero delle differenze rispetto al genere, all’età ed all’anzianità di lavoro (all’interno dell’organizzazione di riferimento in fase di compilazione del questionario), ci sarebbe piaciuto accogliere il suggerimento di Noorian (2009) e verificare delle eventuali differenze rispetto al tipo di professione, ma la varietà del nostro campione era talmente ampia che ci è risultato impossibile creare delle categorie professionali concettualmente significative.

 Anche in questo caso, per brevità, ci limitiamo a riportare solamente i risultati significativi.

Rispetto al genere, a differenza di quanto emerso in alcune ricerche, non abbiamo riscontrato nessuna differenza significativa.

Per quanto riguarda l’età, abbiamo suddiviso il campione in due gruppi in base all’età media del campione (41 anni) ed abbiamo applicato test del chi quadro e il t test. Il test del chi quadro ha rivelato che vi è una differenza significativa nella frequenza delle risposte date relativamente alla presenza di foto di amici\familiari nel proprio spazio di lavoro (?2(1) = 6.07, p = .017), nello specifico il gruppo d’età oltre i 40 anni presenta una frequenza (16) maggiore rispetto al gruppo più giovane (6). Dal test t è invece emersa una differenza significativa tra le medie dei due gruppi d’età rispetto all’item “cattiva/buona” riferito all’organizzazione (t(98) = 2.67, p = .009), più esattamente la media del gruppo di età fino a 40 anni (M = 3.86, SD = .13) è risultata maggiore rispetto a quella del gruppo con età oltre i 40 anni (M = 3.35; SD = .15); allo stesso modo, anche nell’item “inospitale/accogliente” riferito ancora all’organizzazione vi è una differenza significativa tra le medie dei due gruppi (t(98) = 2.05, p = .043) con media maggiore per il gruppo di età fino a 40 anni (M = 3.75, SD = .15) rispetto a coloro che hanno un’età superiore ai 40 anni (M = 3.35, SD = .12). Rispetto ai fattori, abbiamo osservato delle differenze significative tra le medie dei due gruppi nella componente sulle motivazioni (LM) (t(99) = 2.25, p = .025), con media maggiore (M = 3.45, SD = .10) nel gruppo fino a 40 anni rispetto al gruppo di età superiore ai 40 anni (M = 3.08, SD = .13); nella componente relativa al commitment (LC) (t(99) =  2.25, p = .027), di nuovo osserviamo una media più alta per il gruppo fino a 40 anni (M = 3.98, SD = .11) rispetto al gruppo di età superiore ai 40 anni (M = 3.60, SD = .12); infine nel fattore 2 (LB) (t(99) = 2.09, p = .040) si evidenzia una media maggiore nel gruppo di età fino a 40 anni (M = 3.40, SD = .10) rispetto al gruppo di età oltre i 40 anni (M = 3.09, SD = .11). In generale si osservano quindi medie più alte per il gruppo più giovane.

Rispetto agli anni di anzianità all’interno dell’organizzazione d’appartenenza, abbiamo suddiviso il campione in due gruppi: coloro che lavorano all’interno dell’organizzazione da un periodo minore o pari a 10 anni e coloro che invece fanno parte dell’organizzazione da più di 10 anni. Anche in questo caso abbiamo applicato sia il test del chi quadro che il test t. Dal test del chi quadro è emerso che vi è una differenza significativa nella frequenza delle risposte date rispetto alla presenza di foto di amici/familiari (?2(1) = 16.74, p = .000), nello specifico il gruppo con anzianità maggiore mostra una frequenza di risposta positiva (18) più alta rispetto al gruppo di anzianità minore (4). Questo risultato potrebbe essere in linea con il dato relativo al fatto che anche il gruppo di età maggiore tendeva a mostrare una frequenza di risposta più alta rispetto alla presenza di foto di amici e familiari. Possiamo immaginare che gli anni di anzianità siano associati ad uno status più elevato che permetterebbe a questi individui di avere maggiore libertà di personalizzare il proprio spazio attraverso foto di amici e familiari. Dal test t non sono invece emerse differenze significative né rispetto ai fattori né rispetto agli item con differenziale semantico.

 


©  La personalizzazione del proprio spazio: una ricerca in ambito lavorativo – Dott.ssa Martina Mancinelli