Il counseling: Approccio psicoanalitico e psicodinamico

Il counseling: Approccio psicoanalitico e psicodinamico

 

L’approccio psicoanalitico applicato al Counseling deriva dalle teorie freudiana e dai successivi sviluppi della psicoanalisi e più in generale dall’approccio psicodinamico.

L’obiettivo generale di questo approccio è quello di aiutare il cliente ad acquisire una maggiore consapevolezza dei suoi problemi emotivi e di sostenere l’adattamento del soggetto, in risposta agli eventi esterni che hanno determinato la richiesta di aiuto (Noonan, 1997).

Il modello di Counseling psicoanalitico pone maggiore enfasi alle esperienze passate e infantili, ai meccanismi di difesa e agli aspetti inconsci che determinano il comportamento attuale del cliente applicato alla vita di tutti i giorni e all’interno della stessa relazione di Counseling.

Pur essendo in linea per certi aspetti con le altre tipologie di Counseling, l’approccio psicoanalitico “sottolinea maggiormente il ruolo delle passate interazioni, sperimentate dal cliente con le figure di riferimento, durante le fasi precoci dello sviluppo e la loro ritualizzazione nelle relazioni del presente; poiché anche la relazione con il cliente è influenzata dai modelli relazionali interni del soggetto, questa diviene uno degli aspetti chiave su cui è possibile lavorare per ottenere l’insight e il cambiamento” (Calvo, 2007).

Ellen Noonan (1997) definisce come Counseling psicodinamico psicoanaliticamente orientato quel tipo di intervento di counseling che maggiormente si avvicina, per caratteristiche, alla psicoterapia di stampo psicoanalitico, pur mantenendo alcune sostanziali differenze.

Il Counseling psicodinamico psicoanaliticamente orientato a differenza della psicoterapia di tipo psicoanalitica è orientato sugli aspetti transferali relativi al “qui ed ora”, per cogliere elementi inconsci, evitando allo stesso tempo di costruire un rapporto basato sulla dipendenza regressiva (Calvo, 2007).