Centro d’Ascolto e Counseling

Centro d’Ascolto e Counseling

Ascoltare le esigenze personali di chi vive una particolare condizione di vita e orientare, verso la giusta direzione e nel rispetto delle proprie scelte personali, chiunque voglia rendere la propria vita ed i propri rapporti relazionali, qualitativamente migliori. Accade talvolta che una persona, seppur voglia uscire da una situazione di disagio e di disadattamento sociale, venga dominata dalle resistenze al contatto, da una difficoltà relazionale che lo porta a vivere in maniera insana il suo essere “uomo tra gli uomini”.

È allora che il semplice ascolto attivo e non giudicante può restituire all’altro quell’occasione di apertura al mondo relazionale, dal quale costruire insieme attraverso la relazione di aiuto, un percorso, un orientamento costernato da valide ed efficaci strategie d’intervento. Attraverso la relazione autentica il Counselor consente al cliente di diventare protagonista, parte attiva di un progetto in cui è la persona stessa a tracciare le linee di una nuova situazione di vita, scelta consapevolmente ed orientata alla crescita personale e protesa al raggiungimento di un maggior benessere.

Famiglie in C.A.O.S.

Tra le risorse da utilizzare sinergicamente attraverso la costruzione ed il coordinamento di una rete di volontari, vi sono tutte quelle famiglie che nel loro piccolo già prestano un servizio di volontariato o che hanno intenzione di farlo ma che non sanno come rendersi utili. Qualsiasi famiglia che aderisce ai principi di C.A.O.S., diviene una risorsa inesauribile nonché punto di riferimento e sostegno per il prossimo. Quante volte ad esempio potremmo donare qualcosa di cui non facciamo più uso, qualsiasi cosa che per altri potrebbe assumere un valore diverso. Eppure spesso per paura di fare un’offesa all’altro o per mancanza di fiducia o presenza di forti pregiudizi verso i “finti bisognosi”, preferiamo cestinare oggetti riutilizzabili e di estrema necessità per altri. Quante famiglie si scambiano favori improvvisandosi baby sitter, baby parking o nidi in famiglia, provvedendo temporaneamente all’assistenza e all’accudimento di quei bambini i cui genitori hanno esigenza di “lasciare” per lavoro o per altre situazioni importanti, e che non possono permettersi di rivolgersi a privati. Si potrebbe creare una squadra di genitori che organizzati in una funzionale turnazione potrebbero sia fornire che ricevere questa tipologia di servizio. Alcune famiglie più fortunate potrebbero inoltre fornire assistenza accogliendo i bambini di quelle famiglie con problematiche di salute o temporaneamente immerse in una situazione di non serenità, (che ovviamente non rientrano nelle pratiche di gestione dei servizi sociali territoriali), evitando inutili traumi e disagi ai minori e sostenendo allo stesso tempo gli stessi genitori in un ruolo difficile, fondamentale e non del tutto scontato. Proprio dalla famiglia emergono i primi valori fondamentali dell’essere ed emerge quel bisogno di riconoscimento, quell’occasione di potersi specchiare nell’altro, nasce dunque la relazione, l’incontro con l’alterità. È questo incontro che consente di sperimentare la propria esistenza e che apre la via che conduce alla strutturazione della propria identità. Se non vi è accudimento, riconoscimento e spinta verso l’esplorazione del mondo, non è facile intraprendere un sano cammino di crescita personale e di adattamento al mondo, si rischia di vivere nella solitudine. Per questi e per i più disparati motivi la famiglia assume un valore inestimabile. Proprio partendo da questa consapevolezza, dalla condivisione di valori ed ideali propri e dalla supervisione di esperti in educazione, comunicazione e relazione, si può trasformare una qualsiasi famiglia in un potente mezzo di volontariato e di utilità sociale, e restituire alla comunità stessa una risorsa inestimabile e una testimonianza concreta di vita.

Mediatore linguistico e culturale

Nell’era della multiculturalità il nostro paese ancora non sembra adeguarsi all’elevato numero di stranieri che convivono all’interno delle nostre città e della nostra cultura. Vi sono sempre più persone straniere emarginate per il solo non conoscere della lingua, tanti sono i casi in cui non si riesce ad usufruire degli ammortizzatori sociali solo per la mancata conoscenza delle leggi o per la difficoltà incontrata a causa della burocrazia. Per questi e per tanti altri motivi, tutti i cittadini sia italiani che stranieri, possono dedicare un piccolo spazio del proprio tempo per sostenere coloro che incontrano le difficoltà suindicate. Fondamentale sarebbe la presenza di un mediatore linguistico e culturale anche per la sola assistenza nella compilazione di documenti, o per agevolare le difficoltà derivanti da una comunicazione che incontra gli ostacoli della sola differenza linguistica e culturale.

Esperti della professione di aiuto

In una semplice relazione di ascolto talvolta emergono difficoltà, problematiche e disagi di natura patologica. L’operazione più semplice ed in linea con l’etica di C.A.O.S, è quella di demandare la persona assistita alle ASL territoriali o alle istituzioni di competenza. Sappiamo tutti le liste chilometriche da sfogliare prima di avere un primo contatto con le istituzioni preposte ad una determinata problematica, così come è facile immaginare come sia facile abbandonare l’idea di farsi aiutare da parte della persona che si rivolge al centro d’ascolto. Siccome molti sono gli esperti della professione di aiuto, e molti sono disponibili a dedicare un piccolo spazio alla solidarietà (soprattutto i professionisti in erba), opera reale e fattibile sarebbe quella di organizzare e coordinare una rete di professionisti e sostenitori di tale progetto (Psicologi, educatori, infermieri, medici, etc.) che con il loro intervento possano fornire un valido supporto nell’assistenza fisica e psicologica in tutte quelle particolari situazioni dove l’urgenza non attende i termini della burocrazia e dove la salute viene prima del compenso economico.

Aziende ed attività commerciali

Molte sono le persone che effettuano una richiesta di lavoro e molte sono le energie investite dalle aziende e dalle attività commerciali nella ricerca e nella selezione del personale relativamente alle posizioni aperte. Molto utile e funzionale sarebbe rendere C.A.O.S una sorta di agenzia interinale dove raccogliere i vari curriculum da far pervenire alle aziende che ricercano figure professionali da inserire. In questo modo si realizzerebbe un proficuo incontro tra domanda e offerta dove il servizio verrebbe quantificato ad un costo pari a zero. Questo in quanto l’obiettivo del centro è quello di aiutare le persone, partendo da una concreta ed effettiva analisi dei bisogni della persona che ovviamente deve essere in linea con il profilo richiesto. Questa analisi risulta ancor più valida se si considera l’attuale crisi che negli ultimi anni ha messo in ginocchio validi ed onesti lavoratori che tentano ad ogni modo di reagire cercando di acquisire, attraverso il lavoro, una certa dignità ed una propria autonomia economica ed integrazione sociale.

Comuni, Asl, comunità e società cooperative del terzo settore

 Attraverso il coordinamento di un equipe professionale si potrebbe creare un lavoro sinergico e di rete per entrare in contatto con le istituzioni territoriali e società del terzo settore, con lo scopo di aiutare a snellire le procedure burocratiche ed ampliare la possibilità di collocazione in “strutture idonee” di tutte quelle persone prese in carico per il recupero ed il reinserimento, che presentano problematiche quali tossicodipendenze, ludopatia, maltrattamenti,emarginazione sociale, etc. Infatti la problematica principale relativa ai tempi assurdi per il collocamento dei soggetti svantaggiati in idonee strutture deriva dalla mancanza di tempo e di personale da parte delle istituzioni che si perdono nel ricercare strutture adatte e nell’effettuare sopralluoghi per verificarne effettivamente i requisiti legislativi. L’aiuto dei professionisti volontari consiste nel gestire una rete che possa far conoscere tutte le strutture e le risorse del luogo e del territorio circostante, ed organizzare visite e sopralluoghi in tempi sicuramente più contenuti di quelli richiesti nella prassi istituzionale.

Giovani volontari, animatori, artisti di strada, musicisti

In una società sempre più tecnologica e carente di relazioni umane, caratterizzata e bombardata da un’infinità di messaggi dal valore educativo del tutto discutibile, sicuramente una risposta sana, in contrapposizione al sistema, sarebbe quella di creare una realtà aggregativa e ludico ricreativa basata sui principi del volontariato. Attraverso tale realtà è possibile interagire in un territorio di riferimento apportando un alto valore sociale aggiunto: sia come concreta testimonianza di contatto e di sana vita relazionale, sia come promozione di attività volte al sostenimento e sostentamento del volontariato (nella fattispecie del centro C.A.O.S). in pratica si tratta di formare un gruppo di volontariato che opera nell’organizzazione e nella realizzazione di eventi territoriali e non, con lo scopo di animare il territorio apportando un originale contributo sostenuto da una nobile causa.