Utilizzo di Internet: La ricerca

La Ricerca: Strumento

I dati della ricerca sono stati raccolti attraverso un questionario online (“Online- OFFline survey”) in lingua italiana distribuito, dopo l’approvazione del Comitato Etico dell’Università degli Studi di Bologna, su diversi Social Network Sites (Facebook, Google+, YouTube, LinkedIn, Twitter, Blogger). Il questionario è composto da 161 affermazioni (item) a cui gli intervistati potevano rispondere scegliendo il loro grado di accordo/disaccordo su una scala di misura. Tra i vantaggi del questionario c’è sicuramente la non intrusività e la modalità di compilazione che non richiede più di quindici-venti minuti. Lo strumento di misura si divide in due parti principali: la prima rileva informazioni generali sulla vita della persona, la seconda ricava informazioni sulla vita online dell’individuo. Inizialmente l’intervistato è tenuto a fornire alcune informazioni personali quali il genere, l’età, la nazione, la regione e la provincia di residenza, il titolo di studio, l’attività professionale e la situazione sentimentale.

 

Scale di misura dello strumento

Lo strumento si avvale di scale di misura per valutare costrutti differenti quali l’autostima, la soddisfazione di vita, l’autocontrollo, l’autoconsapevolezza, l’autodirezionalità, il supporto sociale, l’assorbimento cognitivo, il capitale sociale e l’uso problematico di Internet. Il seguente lavoro ha utilizzato:

1 La scala dell’autostima di Rosenberg (1989)

Gli studi sull’autostima generale si basano sul lavoro pionieristico di Rosenberg (1989). La scala di Rosenberg è stata tradotta e convalidata in molte lingue (anche in italiano). La modalità di risposta è su scala likert a 4 punti e presenta in tutto 10 items con item come “sono portato a pensare di essere un vero fallimento” o “complessivamente sono soddisfatta/o di me stessa/o”.

  1. La scala del coinvolgimento cognitivo

Il coinvolgimento cognitivo è stato misurato utilizzando la scala dell’assorbimento cognitivo (Agarwal e Karahanna 2000), che consente l’analisi separata delle due sottoscale dissociazione temporale (TD) e immersione focalizzata (FI). Essa è progettata esplicitamente per il web, ha una modalità di risposta Likert a 7 punti e presenta in tutto 20 items. Al fine di evitare l’ambiguità, la sottoscala TD è stata ridotta a quattro elementi e quella FI a tre elementi. Tra gli item presenti nel questionario ci sono ad esempio “mentre sono connessa/o, resto concentrata/o su ciò che faccio” e “quando sono connessa/o, finisco per perdere più tempo di quanto programmato”.

  1. Scala Problematic Internet Use (PIU)

Il PIU è stato misurato utilizzando la “scala PIU generalizzata” creata da Caplan (2010) e recentemente convalidata in italiano (Fioravanti, Primi e Casale 2013). La scala è composta da 15 items con modalità di risposta Likert a 5 punti e distingue quattro sottodimensioni, ma in questo studio era considerato solo il punteggio globale, in quanto l’obiettivo era quello di ottenere un punteggio generale relativo ai problemi con Internet. Tra gli Item ricordiamo ad esempio “ho mancato appuntamenti o attività sociali a causa del mio uso di Internet” e “quando non mi sono connessa/o per un po’ di tempo, sono stato assorbito/preso dal pensiero di andare online”.

  1. Scala del supporto sociale

Lo strumento di misura in questione è stato costruito da Wang & Wang (2013), il quale presenta 38 items con modalità di risposta su scala Likert a sette punti, a partire dal punteggio 1 (fortemente in disaccordo) al punteggio 7 (fortemente d’accordo). Sia il supporto sociale online che quello offline vengono misurati attraverso 4 scale, le prima 2 da 4 items ciascuna, prodotte da Chiu et al. (2006) e le altre, da 11 item ciascuna prodotte da Leung & Lee (2005). Tra gli item di riferimento vi sono “ho usato Internet per sentirmi meglio quando ero giù di morale” e “ho usato Internet per parlare con gli altri quando mi sono sentita/o isolato”, per valutare il supporto sociale online. Viceversa per il supporto sociale offline alcuni item sono “quanto spesso hai a disposizione nella tua vita offline qualcuno il cui parere per te è importante” o “qualcuno che ti dimostra amore e affetto”.

 

Items e dati dei rispondenti

Al soggetto viene chiesto quali sono i dispositivi (smartphone, computer, tablet, console, smartTV) e le piattaforme (Youtube, Facebook, Twitter, giochi online, Whatsapp, Skype ecc.) che utilizza maggiormente riferendo in media quante ore al giorno dedica al loro uso. Infine viene richiesto al partecipante di quantificare le proprie amicizie e conoscenze online e offline. La procedura si conclude chiedendo all’intervistato se gradisce lasciare il suo indirizzo mail per ricevere più avanti i risultati della ricerca, sempre nel rispetto della privacy. Non è stato proposto alcun incentivo ai partecipanti per la compilazione. 807 persone hanno compilato il questionario, di cui 500 femmine (62 %) e 307 maschi (38 %). L’età dei partecipanti andava dal valore minimo di 18 anni al valore massimo di 29 con un età media complessiva di 21,39 anni (SD= 3,05). Tra di essi 666 (82,5%) erano studenti, 116 lavoratori/tirocinanti (14,4 %) e i restanti 25 (3,1 %) disoccupati. La popolazione su cui si basa la ricerca è la fascia d’età degli emerging adults, divisi in due categorie:

-Earlier? 18-24 anni

-Older? 25-30 anni

Gli earlier emerging adults che hanno partecipato alla ricerca sono stati 671, con una media d’età di 20,33 e una deviazione standard di 2,02. Nel caso degli older emerging adults i partecipanti sono stati 136 con una media d’età di 26,64 e una deviazione standard di 1,42. Lo studio ha raggruppato in totale 807 emerging adults con una media d’età di 21,39 e una deviazione standard di 3,05.


© Emerging adults ed utilizzo di Internet: organo funzionale o strumentalità inversa? – Andrea Pivetti