La solitudine ai tempi del coronavirus

La solitudine ai tempi del coronavirus

 

In questo momento difficile la tendenza dell’essere umano è quella di riunirsi, di stare insieme, di abbracciarsi.

Ma questa tendenza naturale ore non è possibile, in questo periodo non possiamo stare fisicamente insieme, non possiamo abbracciarci, non possiamo avere contatti con le altre persone, nemmeno con i nostri stessi parenti e amici.

Siamo animali sociali e tutto questo isolamento non ci sta facendo bene. In particolare pensiamo a quelle persone che sono sole, che magari hanno i loro parenti lontani, che non hanno un compagno/a con cui vivere e che quindi stanno tutto il giorno solo in compagnia della solitudine.

La solitudine fa paura, non siamo abituati a convivere con Lei, anzi spesso la allontaniamo.

Ma adesso non si può sfuggire ad essa. La quarantena e l’isolamento ci mettono davanti ai noi stessi, ci obbligano a fare i conti con i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre paure e le parti di noi dalle quali continuamente scappiamo.

La solitudine, amplificata da questa situazione, ci obbliga alla riflessione e all’introspezione. Quindi è vero la solitudine fa paura ma è anche una grande opportunità.

Fermiamoci un po’ con noi stessi e capiamo da cosa stiamo scappando, cosa stiamo allontanando, chi siamo veramente e soprattutto cosa vogliamo veramente.

Cogliamo tutto di questo periodo, anche lo stare soli, come una vera e proprio occasione.

È difficile è vero ma è ci potrà permettere di vivere un domani migliore, facendo in modo di non commettere gli stessi errori che facevamo prima e modificando quello che abbiamo capito non essere adatto per noi.

 


© Le relazioni ai tempi del coronavirus – Alessia Bottiglieri