Il counseling: introduzione

Il counseling: Introduzione

 

 

Il contenuto di questo elaborato risulta strettamente correlato alle complesse dinamiche che nella quotidianità la persona si trova ad affrontare, dal momento in cui per natura sociale, si ritrova ad interagire in una fitta rete di rapporti e di relazioni con “l’altro, diverso da sé”.

Ci si ritrova dunque a districarsi in un gioco in cui la comunicazione non risulta poi sempre chiara ed efficace. Nascono talvolta determinate incomprensioni che si susseguono ad errate modalità di lettura degli eventi che comportano una comunicazione alterata, distorta e inefficace, ed in qualche modo una sofferenza psichica e interiore. Tali sofferenze, seppur a volte possono sembrare banali, finiscono col generare “sotto mentite spoglie”, un blocco psicologico, una mancanza di fiducia nella propria persona e in quelle abilità che per natura, per esperienza o per dono, sembrano appartenere alla stessa e restituirle un certo primato tra gli esseri viventi. In taluni casi ad interrompere questa rete di rapporti intervengono cause di natura patologica. Emerge dunque, per determinate persone, la necessità di ricorrere ad un trattamento terapeutico, dove una figura medica specializzata possa elaborare un percorso volto a ripristinare quel sistema comunicativo interrotto o perlomeno tentare di alleviarne la sofferenza. Altre volte si è soltanto vittime di un forte stress, di alcune incomprensioni o di un temporaneo appannaggio della visione della vita, dovuto ad importanti esperienze traumatiche, a delusioni o semplicemente al contenimento dei sempre più crescenti e frenetici ritmi imposti dal sistema e dalla rete sociale.

Proprio questo è il punto cruciale! Proprio da quest’ultima considerazione nasce il mio personale interesse per il Counseling. Al dì là di questo avventurarmi in tale disciplina e del relativo coinvolgimento emotivo per l’argomento in questione, tenterò di illustrare gli aspetti generali del Counseling e i tratti peculiari della figura del Counselor, percorrendo le vie tracciate dai diversi approcci teorici e modelli di riferimento, rivolgendo particolare attenzione ad alcune tecniche ed aree d’intervento della relazione d’aiuto.

Verranno affrontate tematiche sociali complesse ed attuali, come ad esempio quelle riguardanti il rapporto tra adolescenza e genitorialità, nonché la difficile gestione delle risorse umane e dei conflitti che affiorano nelle diverse realtà industriali tra la dirigenza e i subordinati. Verrà infine descritta un’ipotesi progettuale dove di vitale importanza sarà l’apporto del Counseling, ed essenziale da parte del Counselor, la gestione ed il coordinamento dell’intero progetto e non meno delle risorse di rete attive e coinvolte nello stesso. La vera essenza di questa esposizione vuole dunque essere il tentativo di restituire alla persona in difficoltà un messaggio di speranza, di un cammino fatto insieme, di un viaggio, seppur breve, verso il ritrovamento di quella forza, di quell’energia che da sempre contraddistingue l’essere umano come unico nel suo genere. Tutto questo è possibile attraverso il Counseling. Counseling, dunque, inteso come “relazione d’aiuto”, comunicare fluido senza interferenze o rumori, esperire l’altro attraverso una relazione empatica. È dal pieno contatto che nasce la relazione autentica, quell’armonica danza dove l’uno si prende cura dell’altro, e dove insieme si traccia un percorso che arricchisce entrambi e che consente alla persona in difficoltà di liberare l’anima da un malessere, da un disagio, che compromette quel vivere pienamente e serenamente il proprio “qui ed ora”.