Utilizzo di Internet: ipotesi di ricerca

Ipotesi di ricerca

 

Sulla base di quanto espresso fino ad ora, l’intento di questo studio è rispondere al quesito secondo cui determinati fattori personali generano specifiche situazioni in grado di mediare l’utilizzo di Internet dell’utente. In base a ciò la Rete può essere utilizzata come organo funzionale ai propri scopi o essere soggetta ad un processo di strumentalità inversa. In questo secondo caso l’individuo diviene metaforicamente lo strumento di Internet. L’utente passa da un ruolo attivo e consapevole ad un approccio passivo e incontrollato. Per rispondere alla domanda di ricerca verranno testate le seguenti ipotesi.

Si è visto come il supporto sociale abbia la capacità di tamponare gli eventi stressanti offrendo un supporto emotivo fondamentale in periodi critici come l’emerging adulthood. E’ stato dimostrato che il supporto sociale può essere veicolato attraverso i mezzi digitali. Dunque la prima ipotesi che verificheremo è che un basso supporto sociale offline influisca sulla ricerca di supporto sociale online.

H1. Basso supporto sociale offline influisce sul supporto sociale online

L’analisi della letteratura ci ha permesso di vedere come la ricerca di supporto sociale online, dovuta ad un carente supporto sociale offline, conduce l’individuo a fare un uso sempre più intensivo della Rete. Questo rappresenta un forte rischio per l’utente di sviluppare un uso problematico di Internet (PIU). In ragione di ciò vogliamo dimostrare la seguente ipotesi:

H1a. Il supporto sociale online predice l’uso problematico di Internet (PIU)

L’uso dei Social Network Sites può avere un importante ruolo funzionale. Abbiamo visto come attraverso l’uso dei SNS l’individuo entra in possesso di un insieme di risorse reali o potenziali utili ai propri scopi (capitale sociale). Nel caso del capitale sociale bridging abbiamo visto come l’individuo riesce a raccogliere un insieme di informazioni utili attraverso l’attivazione di contatti virtuali con persone che non rientrano nella sua cerchia di affetti. Al contrario il capitale sociale bonding si riferisce ai contatti familiari in grado di fornire supporto emotivo. Ci proponiamo di dimostrare che:

H2. L’uso di Facebook è correlato allo sviluppo di capitale sociale

Numerosi studi sostengono che le persone con alta autostima utilizzino i Social Network Sites per la valorizzazione sociale e al contrario quelli con bassa autostima per realizzare una compensazione sociale. Questo tipo di persone presenta una debole rete di contatti offline e un’immagine sociale negativa che cercano di colmare attraverso i SNS. Ci poniamo, quindi, l’obbiettivo di dimostrare che:

H3. Un frequente utilizzo dei Social network Sites (SNS) è correlato ad una bassa autostima

Un frequente utilizzo di Internet può appagare le persone permettendogli di costruire legami mai avuti nella vita offline. Questo li può portare a preferire le interazioni online piuttosto che quelle faccia a faccia, invertendo quella che è la normalità delle dinamiche nei rapporti interpersonali. L’ipotesi di riferimento è la seguente:

H4. Preferire l’interazione online a quella faccia a faccia è correlato ad un PIU

Per ultimo ci colleghiamo al concetto di mindfulness e autodirezionalità le quali regolano l’utilizzo di Internet. Persone in possesso di una scarsa mindfulness sono altamente a rischio di sviluppare un uso problematico di Internet non riuscendo ad avere pieno controllo sul loro comportamento. L’ipotesi che si vuole dimostrare è la seguente:

H5. La mindfulness è correlata ad un PIU

 


© Emerging adults ed utilizzo di Internet: organo funzionale o strumentalità inversa? – Andrea Pivetti