Metodi di ricerca qualitativa e quantitativa

Metodi di ricerca qualitativa e quantitativa [1]

 

La ricerca scientifica è un processo creativo di scoperta, sviluppato da un ricercatore, volto a produrre nuova conoscenza partendo dalla conoscenza esistente. Per questo costituisce il processo migliore per produrre nuove informazioni e approfondimenti in maniera ciclica e costante.

Per eseguire una ricerca solitamente si utilizzano due diversi metodi: quantitativi e qualitativi. Da sempre esistono posizioni diverse riguardo a questi metodi di ricerca: c’è chi sostiene che sono due strategie del tutto indipendenti e basate su visioni alternative del contesto in cui effettuare una ricerca, e chi, invece, mescola questi approcci per ottenere una maggiore variabilità di dati. Ad ogni modo, si tratta di due diversi modi di svolgere una ricerca, che dipendono dai contenuti e degli obiettivi, e che portano a generalizzare i risultati in maniera differente. La ricerca qualitativa è di tipo esplorativo, la ricerca quantitativa è maggiormente strutturata.

La ricerca qualitativa porta alla raccolta delle informazioni osservabili in forma non numerica, ma attraverso una serie di etichette o di classificazioni. I dati vengono acquisiti tramite l’utilizzo di un questionario aperto, di un’intervista o di un focus – group. Questo tipo di ricerca prende in considerazione gli aspetti soggettivi che emergono spontaneamente dall’incontro e dallo scambio di riflessioni all’interno del gruppo selezionato, che condivide problematiche simili e si trova a svolgere la stessa funzione.

Il gruppo selezionato per la ricerca viene invitato a discutere della propria realtà lavorativa. Sono previste due fasi: una di riscaldamento e l’altra di compilazione. Il riscaldamento consiste in una discussione guidata con qualche domanda stimolo, ed ha lo scopo di focalizzare la discussione sui temi che costituiscono le componenti principali del clima da analizzare. La compilazione consiste invece nella risposta al questionario prescelto.

Lo scopo principale di una ricerca qualitativa è di fornire una descrizione completa e dettagliata dell’ipotesi della ricerca, che solitamente è più di natura esplorativa. Questo tipo di ricerca è utile negli studi su casi singoli, e per descrivere un determinato evento o comportamento. In sostanza si tratta di raccogliere dati soprattutto verbali e di esprimere delle qualità di un determinato oggetto d’indagine sotto forma di informazioni testuali.

I limiti di questa metodologia sono l’estrema individualità e soggettività con cui si raccoglie un dato: per questo motivo, spesso risulta difficile generalizzare il dato alla popolazione generale.

Fig.18 – http://www.stateofmind.it/wp-content/uploads/2016/09/Ricerca-qualitativa-e-quantitativa-3-680×365.jpg

La ricerca quantitativa consente la raccolta di informazioni in forma numerica, direttamente da parte dei soggetti, con la possibilità di quantificare le percezioni ed i vissuti delle varie componenti organizzative. Questo approccio empirico consiste nel misurare con sufficiente precisione l’oggetto di studio per giungere a conclusioni molto precise e dettagliate. I dati ottenuti, grazie all’utilizzo di strumenti strutturati e standardizzati come test e questionari a risposta chiusa, possono essere categorizzati, ordinati e classificati, oltre ad essere misurati su scale numeriche. Dai dati si possono costruire grafici e tabelle, per poi procedere con l’elaborazione statistica degli stessi grazie a una serie di procedure inferenziali estremamente accurate. Attraverso questo approccio è possibile inoltre monitorare l’andamento nel corso del tempo con analisi ripetute, tenendo conto dei fatti organizzativi interni e degli eventi esterni che incidono sul contesto organizzativo.

Una procedura così rigida è volta a conoscere esattamente come si sviluppa e si genera un determinato fenomeno; inoltre, aiuta e facilita la replicabilità dello studio, anche per chi non ha partecipato direttamente alla sperimentazione, e assicura la generalizzazione del risultato ottenuto. Per fare ciò, evitando che i dati ottenuti attraverso il metodo quantitativo siano semplicemente delle conferme di quanto il ricercatore vorrebbe ottenere attraverso la ricerca effettuata, si procede per tentativi di errore, disconfermando le ipotesi sperimentali.

In generale, la ricerca qualitativa è meno strutturata di quella quantitativa, per questo permette di individuare una serie di sfumature di un determinato comportamento o evento che non potrebbero essere colte diversamente. La ricerca qualitativa è tipica per le fasi precedenti di progetti di ricerca, mentre per l’ultima parte del progetto di ricerca, la ricerca quantitativa è altamente raccomandata. La ricerca quantitativa fornisce al ricercatore un quadro più chiaro di cosa aspettarsi nella sua ricerca rispetto al dato qualitativo.

Negli ultimi anni è emersa la tendenza a combinare i metodi qualitativi e quantitativi in maniera complementare, perché applicando entrambi i metodi di ricerca è possibile usufruire di un bagaglio di tecniche più ampio e complesso che portano ad arricchire molto i dati ottenuti.

 

 

© Chiedimi se sono felice:Analisi del Clima Organizzativo e del suo effetto sulle risorse umane – Dott.ssa Sonia Barbieri

 

 

[1] http://www.stateofmind.it/2016/09/ricerca-qualitativa-e-quantitativa/ – Articolo della Dr.ssa Francesca Fiore, giornale on-line delle scienze psicologiche, 22 settembre 2016