Stanchi, pieni di noia….ma soddisfatti!

Stanchi, sfibrati, pieni di noia….ma soddisfatti!

Quante contraddizioni, tutte in una sola frase!

Come si può essere stanchi e sfibrati, provare pure un forte sentimento di noia e, alla fine, esserne pure soddisfatti?

Suggeriamo di leggere anche articoli scientifici che trattano di questo specifico argomento e di come la noia sia un sentimento così diffuso e poco studiato, da avere un’importanza chiave nella vita di ognuno di noi.

Alla fine dei nostri pensieri di questa settimana siamo giunti a tirare un filo conduttore tra quella che è la noia e la nostra stanchezza, quella che sembra non mollarci già da un pò di tempo.

Perché è indubbio che la noia si accompagni ad un sentimento di scoramento, che risucchi la nostra motivazione e, quindi, anche le nostre energie per fare quello che dovremmo fare.

Questo si può unire in modo molto chiaro anche alle grandi dimissioni che stiamo vivendo nel nostro paese. Per chi non lo sapesse, a seguito dei lockdown, si è visto crescere un fenomeno in tutto il mondo: le dimissioni di massa.

Da varie analisi che sono state fatte ciò è accaduto per varie motivazioni:

  • il fermo immagine della pandemia ci ha mostrato una vita più lenta, una quasi decrescita felice;
  • il lockdown ci ha insegnato che si può vivere il lavoro in un modo differente, con una maggiore ecologia per le nostre vite quotidiane, svolgendo la nostra mansione ovunque nel mondo;
  • lo stare chiusi in casa ci ha riportati al sicuro nelle nostre vite e, per alcuni di noi, è stato un grande momento di ricongiunzione con le nostre radici;
  • la pandemia ci ha insegnato a dare valore ai nostri momenti, che il lavoro deve darci qualcosa altrimenti non ne vale la pena.

Tutto questo ha comportato che, finalmente, le persone si sono rivolte a guardare la qualità delle loro vite e non esclusivamente la quantità delle stesse. Siamo riusciti a vedere, fermandoci qualche secondo, che la vita non è un continuo correre dietro a scadenze e deadline.

La vita è un momento che va fermato e assaporata, è il nostro diritto di avere quel momento di stop e di soddisfazione oltre alle ansie delle nostre giornate frenetiche.

Un esempio che possiamo trarre dai libri è in Alice nel Paese delle Meraviglie, quando alice cade nella tana del Bianconiglio. Cadendo senza sosta, in quello che sembra un buco infinito, Alice pensa che quella alla fine sia come la sua vita di tutti i giorni. La sua attenzione passa velocemente sulle varie cose che vede attorno a sé, proprio come succede nelle sue giornate. Simula, nella caduta, anche le conversazioni che avrebbe se non stesse cadendo nel buco. Un paragone molto azzeccato.

L’intensità delle emozioni del momento scivola via e lascia, al suo posto, la noia e la ricerca di stimoli continuamente nuovi.

Perciò molte persone, guardandoci indietro, hanno pensato: ma chi me lo fa fare? Così si sono lasciate alle spalle lavori stressanti, con datori di lavoro crudeli e ambienti tossici, per aprirsi ad un mondo del lavoro insicuro e provato.

Un salto della fede verso l’ignoto.

‘What can possibly be more existentially disturbing than boredom?’

Jon Hellesnes

Un sentimento che, sicuramente, è stato fomentato anche dalla noia che abbiamo provato in quel momento e che, probabilmente, proviamo tutt’ora. Un senso di scoramento che ci pervade in quello che prima trovavamo appassionante e motivante.

La noia che porta a cambiare i nostri valori, che mette in discussione il nostro mondo, che ci lascia in quella piccola buca costruita nel terreno dove rintanarci.

Una noia che ci drena le energie rimaste e ci lascia stanchi e sfibrati.

Questo però è stato un sentimento importante, di svolta. La noia ci dice quando quello che stiamo facendo smette di avere importanza per noi, e giunge quindi il momento di fare qualcosa di nuovo.

E’ proprio quando ti ritrovi completamente annoiat* che puoi fare una summa di tutto quello she stai facendo e vederlo da un punto di vista differente.

Una lettura interessante, dal punto di vista filosofico, si può trovare qui.

Nel momento del picco di noia puoi dare un cambio ai valori e mutare ciò in cui credi e, di conseguenza, quello che fai. La noia è un potentissimo motore di cambiamento.

Nelle vite di tutti i giorni, quelle frenetiche, quelle continuamente a fare qualcosa, non riusciamo a provare la noia. Anzi spesso non ce lo permettiamo nemmeno. Come possiamo avere il lusso di essere annoiati quando dobbiamo stare dietro ai figli, sistemare il lavoro del collega, essere sempre alla rincorsa di lavori impossibili, di clienti introvabili.

Il lockdown ci ha dato questo grande lusso, quello della noia. E lei, a molti di noi, ha indicato la via. Una via nuova, fatta di svolte, di cambiamenti e di rinnovazione.

Siamo convinti che la noia e la stanchezza abbiamo mutato, per molti, le linee tratteggiate delle vite, stimolando a scegliere qualcosa di nuovo e diverso, o anche semplicemente fare un salto nel buio.

La soddisfazione arriva proprio da questo punto, dal momento in cui abbiamo cambiato il nostro mindset e ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo, frutto di riflessione, che ci stimola nuovamente a fare cose diverse.

Quando la noia arriva è importante non frenarla, lasciare che scorra e prendere quello come un momento prezioso. Un momento d’incontro con noi stessi e di summa delle nostre attività e ascoltare quello che la noia ha da dirci.

Potremmo trovare il tesoro alla fine dell’arcobaleno!

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