Il Selfie: l’autoscatto per raccontare un Brand

Il Selfie: l’autoscatto per raccontare un Brand

Foto di Free-Photos da Pixabay

Parliamo ora di cultura del selfie, ovvero autoscatto, come nuovo modo di comunicare e di racconatarsi. La priorità oggi è far sapere a tutti che esistiamo, che ci siamo e il miglior modo per farlo è condividere quello che di più unico abbiamo: il nostro viso con un autoscatto.

L’espressione Selfie esiste dal 2002, ma la consacrazione dell’Oxford Dictionary come parola dell’anno 2013 ne ha decretato la definitiva popolarità come trend digitale di narcisismo estremo.

Il selfie rappresenta una semplice manifestazione del bisogno di comunicare, condividendo la propria esistenza con i propri “amici”, la cerchia allargata di contatti online. È una forma di vanità come richiesta di approvazione sociale, ma anche una forma di narrazione, attraverso cui esprimersi e raccontare le proprie storie. Il successo viene ridefinito come la capacità di attirare attenzione e stimolare visibilità e passaparola, attraverso ciò che condividiamo.

Online dobbiamo stare attenti e valutare quali autoscatti pubblicare perchè molto spesso una foto può generare l’effetto prima impressione, positivo o negativo, su chi ci sta guardando. Anche un selfie, essendo l’immagine che diamo di noi stessi come forma di racconto e appartenenza , può rappresentare il nostro brand.

Tutti siamo brand, anche se forse non ci abbiamo mai pensato e il selfie non è null’altro che brand advertising. I selfie sono strumenti che ci consentono di posizionarci e di farci notare all’interno di un gruppo, per essere apprezzati e supportati con una cascata di pollici rivolti verso l’alto, cuoricini, stelline, retweet e followers.

 

 

 

© Il personal Branding – Marika Fantato