Counselling: Introduzione

Counselling: Introduzione

 

 

Negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso le pratiche che aiutano l’individuo a svilupparsi.

 

Nelle organizzazioni lentamente l’attenzione va verso l’individuo, le capacità manageriali e di sviluppo dei singoli, proponendo forme di rapporto “one to one”. Emerge l’esigenza di accompagnare gli individui nella gestione delle complessità e difficoltà ambientali. Si tratta di dare un aiuto a stimolare e valorizzare le capacità delle persone di vivere in maniera più integrata e soddisfacente. Tutto ciò sfocia nel counselling (nato all’esterno dell’azienda).

 

In ambito aziendale, il counselling si confronta con le nuove tendenze gestionali basate sullo sviluppo individuale: la facilitazione delle relazioni interpersonali e di gruppo, la comunicazione e il feedback attivo, le behavioral interpersonal skill, i nuovi modelli di leadership, l’empowerment, la gestione dei processi tramite la ownership individuale (Biggio, 2007).

 

 

Il Counselling organizzativo è un intervento richiesto dalle organizzazioni che, nell’esplicitare la loro funzione strategica e operativa, incontrano problemi di diversa natura, che può causare disfunzioni alle organizzazioni medesime e in alcuni casi compromettere, la loro stessa sopravvivenza. S’inserisce tra quegli orientamenti finalizzati a coniugare il paradigma della produttività con il benessere individuale, quindi a conciliari due obiettivi in genere poco compatibili come il conseguimento del profitto e la realizzazione della persona.

 

Una delle principali criticità delle organizzazioni moderne è l’incertezza che compare innanzi tutto come tratto socio-economico distintivo. I confini delle strutture, dei gruppi e dei ruoli, rischiano, grazie alla connettività illimitata, di essere sempre più lassi e difficilmente decifrabili, il lavoro si esprime in larga parte sotto forma di contratti flessibili e richiede versatilità, autoimprenditorialità e capacità di reinventarsi, la velocità del progresso tecnologico accentua il processo d’invecchiamento delle risorse e lascia indietro chi non è in grado di tenere il passo con l’innovazione.

 

L’incertezza proviene dal macro-ambiente si avverte inoltre come stato d’animo: vivere in contesti insicuri induce l’emergere d’ansie spesso sopite ma pronte a riaffiorare, non appena un mix di condizioni e variabili si affacciano sulla scena pubblica o privata:

 

Contrasto legate a fattori organizzativi e di macrosistema (scarsa definizione della struttura dei ruoli, dei processi di leadership, presenza di un compito primario vago ed ambiguo, instabilità dei mercati e dell’economia in generale) e a tensioni che riguardano la sfera personale (eventi accaduti nella vita del singolo, causa di sentimenti di disorientamento e d’impotenza) sono situazioni che acuiscono uno stato di preoccupazione e di agitazione.

 

 

Nel momento in cui l’incertezza regna sovrana, sia nell’ambito interno alla persona sia in quello esterno, la mission e gli obiettivi dell’azienda sono sostenuti a fatica e l’azienda stessa rischia di essere scossa da ragioni  relazionali ed emozionali, consce e inconsce, che sostituiscono l’organizzazione nascosta, ovvero quella dimensione sommersa e meno razionale che si cela dietro l’apparente quotidianità della vita lavorativa.

 

Il quadro delineato fa da sfondo agli interventi di counselling proposti alle realtà organizzative che, incapaci di trovare una risposta efficace ai problemi, richiedono assistenza ad esperti, incaricati di risolvere le difficoltà che le assillano, difficoltà che, pur essendo percepite non sono delineate nelle loro molteplici cause. Affidarsi ad un occhio esterno significa in primo luogo riconoscere che, l’imprenditore e l’azienda, con le loro sole armi, non sono in grado di affrontare le criticità emerse e in secondo luogo vuole dire ricercare chi sa essere più oggettivo perché non direttamente coinvolto nella situazione.

 

 

La stesura di seguito prodotta intende approfondire la tematica del counselling organizzativo sia sotto l’aspetto teorico dai principali paradigmi che lo hanno anticipato, sia sotto l’aspetto pratico delle modalità con cui si costruisce e gestisce un intervento di counselling.