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Il Word Order in psicolinguistica

Il Word Order in psicolinguistica

Il tema del Word Order, di cui tratta la seguente tesi, rientra nell’ambito di studi della psicolinguistica, o psicologia del linguaggio. La definizione di questa disciplina mette in rilievo la relazione tra le componenti psicologiche e neurobiologiche che stanno alla base dell’acquisizione, della comprensione e dell’utilizzo del linguaggio negli esseri umani.

È un ramo interdisciplinare che si avvale, per l’appunto, dell’apporto di differenti discipline come la neuropsicologia, la psicologia cognitiva, la linguistica ed in generale delle scienze cognitive. È la scienza che studia i rapporti tra società e linguaggio, inteso non tanto come un codice o sistema astratto, ma come uno strumento fondamentale di comunicazione usato all’interno di una comunità sociale.

Vengono utilizzati, quindi, sia risultati teorici che empirici della psicologia e della linguistica, per studiare i processi e le strutture mentali che stanno alla base dell’uso (comprensione e produzione) e dell’acquisizione della lingua.

Al fine di meglio introdurre la materia, si reputa opportuno sintetizzare brevemente l’evoluzione storica della psicolinguistica, in cui risultano centrali lo studio della mente, del comportamento e l’analisi scientifica del linguaggio, considerato settore centrale nell’ambito delle moderne scienze cognitive.

Il percorso affrontato da questa disciplina, secondo un punto di vista filogenetico e ontogenetico, può schematicamente essere suddiviso in tre periodi:

  1. il primo corrisponde al decennio degli anni cinquanta (pre-cognitivo), in cui la linguistica strutturale, la teoria dell’informazione e la psicologia comportamentista convergono per formare un quadro teorico caratterizzato dalla predominanza delle teorie strutturaliste, in linguistica, e del comportamentismo americano nella teoria dell’apprendimento, in psicologia.
  2. Il secondo periodo, invece, coincide con l’avvio della cosiddetta «svolta cognitiva», che ha modificato i quadri teorici tanto della linguistica, quanto della psicologia, soprattutto grazie all’opera del linguista americano Noam Chomsky. Egli, nel 1957, con la pubblicazione del libro Syntactic structures diede origine alla linguistica generativo-trasformazionale, guidando la psicolinguistica verso la costruzione di modelli in grado di spiegare i processi di acquisizione del linguaggio, di formazione e comprensione delle frasi. È il periodo in cui viene dato maggiore rilievo agli studi riguardanti problemi di sintassi. Gli assunti fondamentali di questa nuova prospettiva chomskiana, sono: a) che il linguaggio è una competenza, ossia un insieme di regole e meccanismi presenti nella mente di chi parla e capisce; b) che esistono principi linguistici universali, radicati nel patrimonio genetico della nostra specie; c) che il compito della linguistica è quello di costruire modelli formali che descrivano queste regole.
    Partendo da tali assunti furono elaborati, quindi, modelli di competenza linguistica che concepivano la sintassi come il meccanismo fondamentale del linguaggio (a scapito della semantica), e che attribuivano ad ogni frase due strutture sintattiche: una superficiale (direttamente osservabile nella frase) e una profonda (più astratta), legate tra loro da regole di trasformazione.
  3. Il terzo periodo, infine, risulta caratterizzato da modelli in cui la componente semantica del linguaggio ha un ruolo predominante rispetto al passato, ove si privilegiava quella sintattica. In questo momento storico si manifesta la tendenza ad ancorare il linguaggio ad un più ampio contesto cognitivo.

Gli albori sperimentali dei processi sottostanti la comprensione e produzione del linguaggio, hanno perciò preso avvio in corrispondenza ad uno spostamento dell’orientamento teorico della psicologia dal comportamentismo, che vieta il ricorso a qualsiasi entità mentale, alla prospettiva cognitivista, che rivaluta il ruolo della mente nel determinare i comportamenti. Per i comportamentisti, il linguaggio era solo un comportamento verbale, nient’altro che il risultato dell’apprendimento, dell’associazione e dell’imitazione. Il nuovo clima culturale, determinato dalla teoria linguistica di Noam Chomsky, ha invece incoraggiato lo studio del linguaggio come «fatto mentale» prima che come comportamento verbale e ha indotto gli studiosi a porre attenzione ai processi psicologici sottostanti la formazione e la comprensione delle frasi.

In questo clima la psicolinguistica è caratterizzata dal tentativo di verifica della «realtà psicologica» delle regole teorizzate dai linguisti: l’idea, cioè, che alle regole costitutive del sistema linguistico corrispondano altrettanti meccanismi psicologici da indagare sperimentalmente.

Date queste premesse di contenuto generale, preliminari e necessarie per la definizione del quadro di riferimento entro cui si colloca lo studio del Word Order, si introduce ora il lettore alla trattazione della prima questione in esame, ovvero l’evoluzione linguistica che porta alla formazione delle lingue romanze, partendo dal latino.

 

 

© Ordine di presentazione di variabili causa e effetto e la percezione dei rischi in ambito della salute – Dr.ssa Alice Spollon