Il mobbing: Origini del termine

IL DISAGIO NELLE RELAZIONI LAVORATIVE RIFERIMENTI TEORICI

Il mobbing: alcuni cenni storici

Origini del termine

Ormai è sempre più diffuso a livello internazionale il concetto di mobbing; negli ultimi anni ha assunto connotazioni sempre più specifiche che hanno portato studiosi e ricercatori a definirne le cause e le conseguenze per i lavoratori.

Il mobbing è un fenomeno sociale da sempre esistito, ma solo negli ultimi decenni se n’è compreso il vero significato poiché era necessario dare un nome a ciò che adesso definiremo semplicemente come “una situazione di aggressione, di esclusione e di emarginazione di un lavoratore da parte dei suoi colleghi o dei suoi superiori”7.

Come anticipato nell’introduzione, alla voce mobbing del dizionario troviamo le seguenti definizioni: «assalire» e «molestare, angariare»; quindi «molestia, angheria»; ed è anche definito come “forma di molestia psicologica esercitata sul personale delle aziende, consistente nell’impedirgli di lavorare o nel porgli insopportabili costrizioni nello svolgimento del lavoro”.

Il termine mobbing è stato coniato dall’etologo Konrad Lorenz (1966)8, che ne fece uso per descrivere un particolare comportamento di alcune specie animali che circondano un proprio simile e lo assalgono in gruppo al fine di allontanarlo dal branco.

Wilson (2003), sottolinea come Lorenz abbia determinato come l’aggressività è funzionale alla sopravvivenza e ai meccanismi che si contrappongono ai suoi effetti deleteri, estendendo queste ricerche dal campo animale fino a quello umano, dove ha osservato come l’istinto aggressivo vada in qualche modo mitigato, ad esempio tramite l’agonismo sportivo.

 

“Il lavoro che (non) fa per te”. Il disagio nelle relazioni lavorative: un’indagine psicosociale sul territorio di Venezia –  © Maurizio Casanova

 

 

 

 

 


 

 

 

7) Definizione tratta dal sito www.inas.it, consultato il 4 Aprile 2013.

 

8) Konrad Lorenz è stato uno zoologo ed etologo austriaco. Viene considerato il fondatore della moderna etologia scientifica, da lui stesso definita come «ricerca comparata sul comportamento».