Il lavoro emozionale in ambito sanitario: Partecipanti

Il lavoro emozionale in ambito sanitario: Partecipanti

 

 

Il lavoro emozionale, come già accennato nella prima parte assume grande rilevanza negli ambiti dove l’interazione diretta con le persone è costante.

Il settore dei servizi, in particolare quello ospedaliero, è piuttosto soggetto allo sviluppo di stati stressanti. Una delle categorie che date le caratteristiche proprie della mansione svolta, risulta essere in maggior misura associata a situazioni di stress è il personale sanitario.  Nello specifico la continua pressione fisica e psicologica con cui i professionisti devono confrontarsi ogni giorno data dal contatto diretto con i pazienti (Graham, 1987; Jimènez, Hernandez, Guitèrrez, 2000) unita, a situazioni che spesso sono caratterizzate da realtà dolorose, che implicano l’obbligo di prendere velocemente decisioni in situazioni critiche, fanno sì che il rischio di sviluppare alti livelli di stress sia molto elevato.

Date tali premesse e la natura particolarmente delicata del contesto, si è deciso di indagare in questo studio il benessere e il malessere in relazione al surface acting e  ai suoi esiti avendo come protagonisti lavoratori in ambito sanitario.

I partecipanti allo studio lavorano presso un’importante istituto riabilitativo dell’Emilia Romagna. Il campione è formato complessivamente da 114 professionisti in questo settore, di cui nello specifico: 46 fisioterapisti, 29 OSS, 17 amministrativi, 14 tra psicologi, logopedisti, educatori e tecnici, 6 medici.

L’età è compresa tra i 24 e i 64 anni con una media M = 40.05 (DS =10.09). Per quanto concerne il genere si assiste a una maggioranza maschile l’80.7 % mentre le donne sono il 19.3%.

A livello di stato civile il 32,5% dei partecipanti è celibe/ nubile/libero, il 55,3% coniugato/ convivente mentre, il 12,3% è separato o divorziato.

Anche la provenienza per Unità Operativa è sfaccettata, le persone appartengono infatti per il 31,8% all’unità spinale, 20,0%, amministrazione, 12,7% psicologi, logopedisti, educatori e tecnici, 9,1%, degenze specialistiche, 9,1% cerebrolesi, 7,3%, area critica, 7,1% ambulatori/ day hospital, 1,8% riabilitazione. Infine si assiste a una media di un figlio per persona.

 

© Il lavoro emozionale in ambito sanitario: effetti sul benessere e il malessere lavorativo – Jessica Capelli