Identificazione organizzativa

Identificazione organizzativa

Le persone si differenziano molto per il livello di identificazione con l’organizzazione, il concetto si costruisce all’interno della cornice teorica della teoria dell’identità sociale), e viene definita come: “La concezione di appartenere ad un gruppo, nonché, il valore e il significato emotivo legato all’appartenenza a quel gruppo” (Tajfel, 1978, in, Smidts, Cees, Van Riel & Pruyn, 2000).

Dutton, Dukerich, & Harquail (1994) sostengono che gli individui si identificano con la propria organizzazione quando incorporano le sue caratteristiche nel concetto di sé .

Come riportato da Smidts, Cees, Van Riel & Pruyn (2000) in questa definizione si possono distinguere due elementi: una componente cognitiva e una affettiva.

La prima indica la tendenza di condivisione degli interessi tra persona e organizzazione (Mael & Ashforth, 1992), l’individuo si sente e si riconosce come parte del gruppo.

La seconda fa riferimento al sentimento di orgoglio, importante per creare un’immagine positiva dell’organizzazione.

Un’ altra variabile presa in considerazione nel presente elaborato, come elemento che può fornire un contributo al benessere del lavoratore, è appunto l’identificazione organizzativa, che sembrerebbe influenzare positivamente il rapporto tra persona e lavoro.

Gli effetti di un’ alta identificazione organizzativa, sono positivi per l’organizzazione stessa: i dipendenti che s’identificato fortemente con il proprio lavoro sono più propensi a mostrare impegno verso di esso (Ashforth & Mael, 1989). L’individuo si sentirà così più coinvolto in prima persona tenderà a ottenere risultati più soddisfacenti sul piano individuale e per sull’organizzazione attraverso la prestazione. Studi hanno dimostrato, come un lavoratore con una forte identificazione contribuisce più positivamente al successo della realtà per cui lavora (Mathieu & Zajac, 1990)

Questi comportamenti sono particolarmente importanti nell’ambito dei servizi, dato che sono gli stessi lavoratori a giocare un ruolo cruciale nella soddisfazione dei clienti (Zeithaml & Bitner, 1996).

Partendo quindi dall’idea che l’identificazione organizzativa abbia un effetto positivo sul lavoro e che sia così riconducibile a una forma di benessere, s’ipotizza come fenomeni che sembrano ripercuotersi sulla sua salute quali l’esaurimento emotivo e il continuo sforzo che il mascheramento delle reali emozioni provate, abbiano un impatto sull’identificazione organizzativa.

 

© Il lavoro emozionale in ambito sanitario: effetti sul benessere e il malessere lavorativo – Jessica Capelli