Confronti nei punteggi della qualità di vita WHO-5

Confronti nei punteggi della qualità di vita (WHO-5)

 

1) La prima analisi ha lo scopo di valutare le differenze nei punteggi alla scala della qualità di vita del WHO-5 fra repressori e non repressori, sani o malati, e maschi e femmine, utilizzando come covariate l’età e gli anni d’istruzione.

Il campione è composto da 265 soggetti di cui 156 (58,9 %) sono femmine e 109 (41,1 %) maschi.

La prima assunzione è rispettata, per cui la media dei residui della variabile dipendente è = a 0 e i valori dell’asimmetria e della curtosi sono entrambi compresi tra –1 e +1 (Skewness= – 0,33; Kurtosi= 0,44); questo indica che la distribuzione è simile ad una curva normale.

La seconda assunzione risulta rispettata, per cui la varianza dei gruppi è omogenea (test di Levene, p = 0,617).

La prima assunzione di ANCOVA non risulta rispettata (r = -0,066 tra età e WHO-5; r = 0,048 tra scolarizzazione e WHO-5, p > 0,05); questo significa che non c’è relazione tra qualità di vita, misurata con il WHO-5, e l’età e la scolarizzazione. La variabilità nei punteggi della qualità di vita è, quindi, indipendente dalle due covariate.

Ho proceduto quindi utilizzando ANOVA senza le covariate.

Riporto ora la tabella delle statistiche descrittive e del test Omnibus F:

Tabella 7.

Osservando la tabella delle statistiche descrittive, emerge che chi adotta uno stile repressore riporta un punteggio più alto alla scala sulla qualità di vita, rispetto ai non repressori. Inoltre i soggetti maschi riportano punteggi maggiori rispetto alle femmine e i sani rispetto ai malati.

Per valutare se queste differenze sono significative, ho osservato i risultati del test Omnibus F:

Tabella 8.

Dalla tabella risulta che l’effetto delle interazioni tra le variabili indipendenti non risulta significativo (p > 0,05).

L’effetto dello STILE è significativo: F(2,254) = 4,640; p = 0,01; lo stile repressore influenza, quindi, in maniera significativa i punteggi alla scala della qualità di vita del WHO-5.

L’effetto del SESSO non è significativo: F(1,254) = 2,649; p = 0,105; di conseguenza la variabile sesso non influenza in maniera significativa i punteggi alla scala.

L’effetto del GRUPPO (sani o malati) non risulta significativo: F(1,254) = 0,445; p = 0,505; la condizione sano o malato non influenza, quindi,  in maniera significativa i punteggi alla scala della qualità di vita.

In conclusione lo stile influenza significativamente i punteggi alla scala del benessere psicologico; nello specifico chi possiede uno stile repressore ottiene un punteggio più alto.

2) La seconda analisi ha lo scopo di valutare le differenze nei punteggi alla scala della qualità di vita del WHO-5 fra i quattro gruppi divisi in base alla tipologia di stile di riposta di Weinberger (AltaSD-AltaANSIA; AltaSD-BassaANSIA; BassaSD-BassaANSIA; BassaSD-AltaANSIA), sani e malati, maschi e femmine, utilizzando come covariate l’età e il sesso.

La prima assunzione è rispettata, per cui la media dei residui della variabili dipendente è = a 0 e i valori dell’asimmetria e della curtosi sono entrambi compresi tra –1 e +1 (Skewness= – 0,33; Kurtosi= 0,44); questo indica che la distribuzione è simile ad una curva normale.

La seconde assunzione è rispettata per cui la varianza dei gruppi è omogenea (test di Levene, p= 3,87).

La prima assunzione di ANCOVA non risulta rispettata (r = -0,066 tra età e WHO-5; r = 0,048 tra scolarizzazione e WHO-5, p > 0,05). Ho proceduto quindi utilizzando ANOVA senza le covariate.

Riporto ora la tabella delle statistiche descrittive e del test Omnibus F:

Tabella 9.

In questa tabella risulta che chi ha, oltre che una bassa ANSIA, anche una bassa SD, ha un punteggio migliore al WHO-5, anche rispetto al gruppo dei repressori (altaSDbassaA).

Inoltre i soggetti maschi riportano punteggi maggiori rispetto alle femmine e i sani rispetto ai malati.

Per valutare se queste differenze sono significative, ho osservato i risultati del test Omnibus F:

Tabella 10.

L’effetto delle interazioni tra le variabili indipendenti non risulta significativo (p > 0,05), pertanto gli effetti principali sono indipendenti fra loro.

L’effetto dello STILE risulta significativo: F(4,247) = 8,589; p < 0,0001; lo stile di coping influenza, quindi, in maniera significativa i punteggi alla scala del WHO-5.

Dalla tabella emerge che l’effetto del SESSO risulta significativo: F(1,247) = 4,423; p = 0,036. Il sesso influenza in modo significativo i punteggi alla scala della qualità di vita.

L’effetto del GRUPPO non risulta significativo: F(1,247) = 2,509; p = 0,114. La condizione sano o malato non influenza significativamente i punteggi alla scala.

In questo caso risultano avere un’influenza significativa, nei punteggi al WHO-5, lo stile di risposta, nello specifico chi possiede una bassa ANSIA e una bassa SD, e il sesso, nello specifico i soggetti maschi ottengono punteggi più alti rispetto alle femmine.

Per verificare fra quali gruppi esistono differenze significative occorre osservare i risultati della tabella dei confronti multipli o Post hoc:

Tabella 11.

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “altaSDaltaA” e quelli di “altaSDbassaA” è = -3,41 e risulta significativa per p = 0,001.

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “altaSDaltaA” e quelli di “bassaSDaltaA” non risulta significativa (p > 0,05).

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “altaSDaltaA” e quelli di “bassaSDbassaA” è = -3,85 e risulta significativa per p < 0,0001.

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “altaSDbassaA” e quelli di “bassaSDaltaA” è = 5,07 e risulta significativa per p < 0,0001.

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “altaSDbassaA” e quelli di “bassaSDbassaA” non risulta significativa (p > 0,05).

La differenza tra i punteggi medi dello stile di risposta “bassaSDaltaA” e quelli di “bassaSDbassaA” è = -5,51 e risulta significativa per p< 0,0001.

Come evidenziato nell’analisi sul punteggio della WEMWBS, tra le 2 componenti che costituiscono lo stile repressore, quella che influenza maggiormente la v.d. è l’ansia, poiché, i gruppi che presentano altaA riportano differenze significative rispetto ai due gruppi con bassaA, indipendentemente dalla bassa o alta SD, mentre non risultano differenze significative tra i gruppi “altaSDbassaA” e “bassaSDbassaA”.

Osservando la tabella delle statistiche descrittive si nota che i gruppi aventi un altaA riportano medie significativamente più basse al punteggio al WHO-5 (altaSDaltaA= 12,60; bassaSDaltaA= 10,93) rispetto ai gruppi con bassaA (altaSDbassaA= 16; bassaSDbassaA= 16,44). Si nota che le persone con stile bassaSDbassaA riportano un punteggio alla qualità di vita più alto rispetto agli altri 3 gruppi, ma le differenze significative sono date solo dalla componente dell’ansia e cioè i gruppi con bassa ansia riportano un punteggio più elevato.

Tabella 12.

La tabella raggruppa i sottogruppi in insiemi fra loro omogenei rispetto alle differenze dei punteggi medi nella VD, inserendo nello stesso insieme i gruppi che hanno medie non significativamente diverse fra loro.

Il primo insieme è formato dai gruppi “bassaSDaltaA” “altaSDaltaA” che hanno medie fra loro non significativamente diverse per p > 0,05.

Il secondo insieme è formato daigruppi “bassaSDbassaA”, “altaSDbassaA” e “altaSDaltaA” che hanno medie fra loro non significativamente diverse per p > 0,05.

Il gruppo altaSDaltaA viene compreso in entrambi gli insiemi perché ha punteggi intermedi, non diversi dal primo insieme ne dal secondo.

© Stile repressore e benessere – Margherita Monti