Confronti nei punteggi del benessere psicologico PGWBI

Confronti nei punteggi del benessere psicologico (PGWBI)

 

1) L’analisi ha lo scopo di valutare le differenze nei punteggi alla scala del benessere psicologico del PGWBI fra repressori e non repressori, sani o malati, e maschi e femmine, utilizzando come covariate l’età e gli anni d’istruzione.

Il sottocampione è formato da 129 soggetti di cui 77 femmine (59,7%) e 52 maschi (40,3%).

La prima assunzione è rispettata, per cui la media dei residui della variabile dipendente è = a 0 e i valori dell’asimmetria e della curtosi sono entrambi compresi tra –1 e +1 (Skewness= – 0,542; Kurtosi= – 0,16; questo indica che la distribuzione è simile ad una curva normale.

La seconda assunzione risulta rispettata, per cui la varianza dei gruppi è omogenea (test di Levene, p = 0,473).

La prima assunzione di ANCOVA non risulta rispettata (r = -0,108 tra età e PGWBI; r = 0,151 tra scolarizzazione e PGWBI, p > 0,05); questo significa che non c’è relazione tra qualità di vita, misurata con il PGWBI, e l’età e la scolarizzazione. La variabilità nei punteggi della qualità di vita è, quindi, indipendente dalle due covariate.

Ho proceduto quindi utilizzando ANOVA senza le covariate.

Riporto ora la tabella delle statistiche descrittive e del test Omnibus F:

Tabella 17.

Osservando la tabella delle statistiche descrittive, emerge che chi adotta uno stile repressore riporta un punteggio più alto alla scala del benessere psicologico, rispetto ai non repressori. Inoltre i soggetti maschi riportano punteggi più alti rispetto alle femmine. Per valutare se queste differenze sono significative, ho osservato i risultati del test Omnibus F:

Tabella 18.

Dalla tabella risulta che l’effetto dell’interazione tra le variabili indipendenti risulta non significativo (p > 0,05), pertanto gli effetti delle variabili indipendenti sono indipendenti fra loro.

L’effetto dello STILE è significativo: F(1,125) = 6,72; p = 0,01; lo stile repressore influenza, quindi, in maniera significativa i punteggi alla scala del benessere del PGWBI.

L’effetto del SESSO non è significativo, anche se molto vicino alla significatività: F(1,125) = 3,87; p = 0,051;  di conseguenza la variabile sesso non influenza in maniera significativa i punteggi alla scala del benessere psicologico.

In conclusione lo stile ha un’influenza sui punteggi alla scala; nello specifico, chi adotta uno stile repressore ottiene un punteggio maggiore alla scala del benessere psicologico.

© Stile repressore e benessere – Margherita Monti