Facebook: come usarlo al meglio per il brand

Qual’è il modo giusto per utilizzare Facebook per il proprio brand e story telling?

Facebook

Come usare al meglio Facebook per il proprio storytelling Foto di William Iven da Pixabay

Primo step è configurare la Fan page, ovvero lo strumento di Facebook per le aziende, organizzazioni e marchi, che attraverso l’opzione Ti piace permette ai fan di ricevere le notifiche ad ogni nuovo post pubblicato. C’è la possibilità inoltre, di rendere protagonisti i propri fan mettendo in evidenza i loro singoli post che troviamo nella sezione Post di Altri, in modo da renderli protagonisti. In questo modo il post viene inserito nel flusso home della fan page (non avviene nessuna notifica ai fan).

Possiamo utilizzare il box Mi piace Pagine in modo strategico, facendo sinergia con altre pagine riferite al nostro brand. Facebook ha introdotto un comodo box e informazioni aggiuntive per monitorare l’andamento delle altre Fan page (concorrenti), in termini di:

  • nuovi fan;
  • contenuti migliori ;
  • frequenza di pubblicazione.
Nella parte Informazioni della Fan page è importante compilare tutte le informazioni necessarie per far conoscere la storia e gli obiettivi del brand.

Al secondo step si costruisce un piano editoriale che consiste nella conoscenza del brand e del suo target, in quanto prima di creare qualsiasi contenuto o idea dobbiamo avere una conoscenza chiara e corretta del Brand. Partiamo dal coordinamento grafico alla chiarezza del target primario che farà parte della nostra community, dati di partenza fondamentali per identificare quale sarà la nostra community ideale.

Si farà poi una scelta del tono di voce, ovvero il modo con il quale si interagisce con la propria community.

A seconda della nostra community possiamo essere più o meno informale, in modo da costruire un rapporto dinamico e genuino con i Fan. Richiamare la nostra community con un “Nome/Gruppo” unico aumenta l’ingaggio con i nostri fan.

Il cuore del piano editoriale sono proprio i contenuti proposti: testo, video e immagini. Molto efficace è anche creare delle rubriche a tema affine ai valori e passioni del brand in modo da ampliare le probabilità di condivisione organica.

Inoltre è molto performante pensare a delle creatività ad HOC per la nostra community e brand, in modo tale da essere sul pezzo a ottenere maggiori interazioni.

E’ importante creare in precedenza il Documento Q/A (Domande e Risposte), un documento testuale nel quale inserire domande e risposte frequenti che la community potrebbe richiedere, in modo da avere delle risposte rapide con cui rispondere. Un referente all’interno del Brand sarà l’incaricato per tutte le domande e risposte non ivi presenti. Il documento può essere un’ottima soluzione anche per gestire le domande frequenti relative all’attivazione di un concorso in Facebook nelle aziende.

Decisi i contenuti diventa fondamentale calendarizzare la pubblicazione dei singoli contenuti decidendo data e orari. Non esiste un giorno e un orario perfetto per tutte le fa page, ma a seconda della tipologia e degli obiettivi cambia.

Statistiche mostrano che gli orari con maggiore interazione sono dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. La maggior parte delle crisi sui social media sono scaturite da una mancanza di moderazione e prevenzione efficace, queste richiedono una reazione velocissima e trasparente, altrimenti, i contenuti negativi che appaiono online rischiano di diffondersi rapidamente, danneggiando l’immagine del brand in tempi altrettanto brevi. Un buon piano di crisis management dovrebbe perciò mirare a prevenire una crisi.

Per maggiore efficacia è meglio agire in due direzioni:
  • monitorare costantemente la propria presenza sui social media e sul web in generale;
  • aggiornare costantemente il piano di social media crisis management, poiché il web è un mezzo molto veloce: ciò che funziona oggi può dover essere corretto entro qualche mese

Monitorare con costanza il brand permette di capire ciò che gli utenti ne dicono. Prima si scopre una situazione potenzialmente pericolosa, prima si può reagire.

Il vantaggio è quello di poterla smorzare prima che si propaghi a macchia d’olio.

Nella gestione della community facebook è bene creare una netiquette, ovvero una Tab Facebook in cui descrivere le regole di comportamento per la community; un documento Q/A interno per i CM (crisis management) che permette di avere delle risposte rapide alle domande più frequenti sul web; e tool interni , ovvero strumenti che ottimizzano e facilitano il lavoro in team per la gestione di community.

Quando un commento dell’utente è offensivo bisogna valutare il BAN in Black List e non rispondere all’offesa con un’altra offesa; quando è negativo rispondere come da Documento Q/A, invitare alla discussione via e-mail ufficiale o messaggio privato, rispondere sempre e non lasciare latente; quando è pericoloso, ovvero è un commento alimentato da altri Fan o Amici, vi è un potenziale danno dell’immagine con buzz negativo e anche qui bisogna rispondere sempre e non lasciare niente latente.

La Fan Page ha anche gli Insights, le statistiche ufficiali sul loro andamento che indicano i Mi piace, la portata della pagina, le visite ai post e l’andamento del flusso delle persone sulla pagina.

Possiamo utilizzare anche Facebook Ads, il circuito pubblicitario, che permette di creare e profilare annunci pubblicitari mirati al proprio target.

© Il personal Branding – Marika Fantato