Cause e conseguenze del burnout

Cause e conseguenze del burnout

In genere si ritiene che il burnout sia in primo luogo un problema dell’individuo: le persone manifestano tale disturbo a causa di difetti o caratteristiche del loro carattere, del loro comportamento o della loro capacità lavorativa. In base a questo punto di vista, sono gli individui a rappresentare il problema, e la soluzione sta nel lavorare su di loro o nel sostituirli.

Vari studi hanno dimostrato invece che il burnout non è un problema dell’individuo in sé, ma del contesto sociale nel quale opera. Il lavoro modella il modo in cui le persone ricoprono la propria mansione ed interagiscono tra di loro. Quando l’ambiente di lavoro non riconosce l’aspetto umano, il rischio di burnout aumenta. Manifestazioni ben evidenti sono la difficoltà di misurarsi con le proprie emozioni e il non riconoscere il problema, con conseguente sentimento di rassegnazione rispetto alla vita. Le principali cause del burnout sono:

  • Sovraccarico di lavoro: la persona percepisce un carico di lavoro eccessivo, cioè le richieste lavorative sono così elevate da esaurire le energie individuali al punto da non rendere possibile il recupero; il tipo di lavoro non è adatto alla persona, quindi si percepisce di non avere le abilità per svolgere una determinata attività; il carico emotivo del lavoro è troppo elevato quindi si scatena una serie di emozioni che sono in contraddizione con i sentimenti della persona.
  • Senso di impotenza: il soggetto ritiene che ciò che fa non riesce ad influire sull’esito di un determinato evento.
  • Mancanza di controllo: l’individuo percepisce di non avere sufficiente controllo sulle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro, oppure di non avere sufficiente autorità per attuare l’attività nella maniera che ritiene più efficace.
  • Retribuzione inadeguata: la persona percepisce di ricevere un riconoscimento inadeguato per il lavoro svolto.
  • Mancanza di senso di comunità: si percepisce che manca il sostegno, la fiducia reciproca ed il rispetto; le relazioni vengono vissute in modo distaccato ed impersonale.
  • Assenza di equità: viene percepita iniquità nell’ambiente di lavoro in riferimento all’assegnazione dei carichi di lavoro, alla retribuzione e all’attribuzione di promozioni e avanzamenti di carriera.
  • Valori contrastanti: la persona vive un conflitto di valori all’interno del contesto di lavoro, non condivide i valori che l’organizzazione trasmette oppure i valori non trovano corrispondenza, a livello organizzativo, nelle scelte operate e nella condotta.
  • Ambiguità di ruolo: c’è insufficienza di informazioni in relazione ad una determinata posizione.
  • Conflitto di ruolo: il lavoratore riceve richieste che ritiene incompatibili con il proprio ruolo professionale.
  • Mancanza di stimoli: la persona avverte monotonia nell’attività lavorativa.
  • Struttura di potere: riguarda il modo in cui si stabiliscono i processi decisionali e di controllo nell’ambito lavorativo, ovvero la possibilità dell’individuo di partecipare o meno alla presa di decisione, ed in quale misura.

Fig. 16 – La curva del burnout – https://image.slidesharecdn.com/burnout-120212131006-phpapp01/95/burnout-8-728.jpg?cb=1329052828

 

Conseguenze del burnout sono, a livello individuale, atteggiamenti negativi verso i clienti, se stessi, il lavoro e la vita; calo della soddisfazione lavorativa e dell’impegno verso l’organizzazione; riduzione della qualità della vita personale; peggioramento dello stato di salute e portanza ad assumere alcolici o droghe. A livello organizzativo, le principali conseguenze del burnout sono l’aumento dell’assenteismo e del turnover, il calo della performance, della qualità del servizio e della soddisfazione lavorativa.

 

 

© Chiedimi se sono felice:Analisi del Clima Organizzativo e del suo effetto sulle risorse umane – Dott.ssa Sonia Barbieri